Ufficialmente in spagnolo “el barrio de Santa Cruz” di Siviglia, in italiano il quartiere di Santa Croce, quest’emblematico quartiere di Siviglia rappresenta la maggior parte della superficie dell’antico quartiere ebraico della capiale dell’Andalusia. Si trova a pochi passi dalla Cattedrale e dall’Alcázar, ed è considerato unanimamente (sia da parte dei turisti che dagli stessi sivigliani) uno dei quartieri (se non il quartiere) più belli, romantici ed affascinanti di Siviglia, insieme al quartiere dell’Arenal (dove attualmente potrete visitare la Torre del Oro e la plaza de toros Siviglia)
I 5 motivi per i cui visitare il Barrio Santa Cruz di Siviglia
Contenuti
- 1 I 5 motivi per i cui visitare il Barrio Santa Cruz di Siviglia
- 2 Curiosità sul Barrio Santa Cruz di Siviglia – il Quartiere ebraico ✡️
- 3 Le Case Signorili ed i cortili (los patios)
- 4 Le stradine labirintiche
- 5 la piazza di santa cruz e Le piazzette ben curate
- 6 La storia del quartiere ebraico di Siviglia ✡️
Se visiti Siviglia, el barrio Santa Cruz Siviglia è uno dei quartieri assolutamente da vedere, senza scuse. Vediamo perché:
1️⃣ Le sue stradine strette e labirintiche (che offrono sollievo durante i mesi più calorosi) e ben conservate lo rendono un quartiere magico ed unico, meritevole sia di giorno che di sera.
2️⃣ Si trova vicinissimo alla Cattedrale e alla Giralda e all’Alcázar, i monumenti UNESCO ed più importanti di Siviglia.
3️⃣ Vale la pena una visita guidata per scoprire la storia di coloro che lo abitarono: gli ebrei Sefarditi.
4️⃣ Offre moltissimi angoli incantevoli, piazzette paesaggistiche ed edifici storici impressionanti, come la chiesa di Santa Maria la Blanca o l’Hospital de los Venerables.
5️⃣ Zona ideale anche per un aperitivo o un drink. Malgrado sia il quartiere più turistico di Siviglia i prezzi sono ragionevoli considerando la prossimità alla Cattedrale e all’Alcazar.
❓ Cosa vuol dire barrio in spagnolo? Vuol dire quartiere; mi raccomando, si pronuncia con l’accento sulla A!
Curiosità sul Barrio Santa Cruz di Siviglia – il Quartiere ebraico ✡️
Forse pochi sanno che:
1️⃣ La superficie dell’antico ghetto ebraico di Siviglia è composto dai quartieri di Santa Cruz e di San Bartolomé. Quindi, usando la matematica: Santa Cruz + San Bartolomé = superficie dell’antico ghetto ebraico del XIV secolo.
2️⃣ Venne utilizzato come ghetto ebraico all’incirca quasi 150 anni, fino al 1391, anno del massacro degli ebrei sefarditi di Siviglia, sotto il regno di Enrico III di Castiglia (Enrique III de Castilla).
3️⃣ Nonostante abbia subìto moltissime riforme e modifiche nel corso dei secoli, si conserva ancora il tracciato originale della maggior parte delle sue vie.
4️⃣ Il ghetto di Siviglia era una superficie circondata da mura, completamente isolato dal resto della città, però inglobato all’interno della cinta muraria di Siviglia, invece la Piazza di Spagna Siviglia venne edificata già fuori le vecchie mura della città all’interno del polmone verde della capitale andalusa, il parco di Maria Luisa Siviglia. Però adesso vediamo dove si trovava il quartiere di St.Cruz.
🟢 Area verde: superficie del ghetto
⭕ Linea rossa: mura della città condivise con le mura del quartiere ebraico nel XIV secolo.
Mappa del Barrio di Santa Cruz
Se, invece, preferite le cartine di una volta, la foto della ceramica originale sottostante descrive la zona del quartiere di Santa Cruz, compresi anche l’Alcázar e la Cattedrale che si trovano nelle vicinanze.
⏩ L’antica Sinagoga sulla mappa è la chiesa di Santa María la Blanca, costruita sui resti di una vecchia sinagoga del quartiere.
Le Case Signorili ed i cortili (los patios)
Uno dei punti forti del quartiere di Santa Cruz è senza dubbio la presenza di case signorili costruite tra fine 1800 e inizi 1900 ed i suoi imponenti e freschissimi cortili interni, i patios: la costruzione di questi spazi, dove la casa si sviluppa attorno ad un atrio, è una tradizione ereditata dal periodo ispano-arabo della penisola iberica e che, a sua volta, è stata tramandata dalle domus dell’antica Roma.
Come potete osservare alcune case signorili di Santa Cruz sono state riadattate ai tempi moderni, tuttavia la maggior parte di esse sono ancora proprietà private di uso residenziale o turistico;
Il quartiere ebraico di St.Cruz è anche uno dei quartieri più turistici ed più conosciuti dove prendere le tapas, scopri cosa sono le tapas in quest’articolo!
Le stradine labirintiche
Di certo non è adatto ai claustrofobici, però senza orma di dubbio, il quartiere ebraico di Siviglia offre sempre nuovi angoli nascosti anche per gli autoctoni. Il consiglio? Vedere i luoghi d’interesse principali del quartiere e poi perdervi tra le sue intricate e strettissime stradine.
Attenzione: non fidatevi della vostra orientazione: prendete come riferimento i bar o i tantissimi negozietti di souvernirs sparsi un po’ ovunque nel quartiere.
⏩ Questo guazzabuglio di stradine labirintiche è una tradizione ispano-araba, sorta, durante il medioevo, con l’obiettivo di disorientare possibili truppe occupanti qualora fossero in grado di oltrepassare le cinte murarie. Questo sistema difensivo ha provocato, più di una volta, la dispersione ed il frazionamento della milizia occupante e la sua conseguente arresa.
la piazza di santa cruz e Le piazzette ben curate
In occasione dell’Expo del 1929 di Siviglia, anche il Barrio Santa Cruz è stato oggetto di faraoniche riforme e ristrutturazioni le quali hanno conferito l’aspetto attuale a questo meraviglioso quartiere. Le zone più beneficiate di queste modifiche sono le piazze.
Fu opera dell’architetto Juan Talavera y Heredia la valorizzazione delle piazze del quartiere come la Plaza de Santa Cruz, la Plaza de Doña Elivira o i Giardini di Murillo, solo per citarne alcuni. Il concetto si basa sul creare una piazza paesaggistica aperta ed ordinata e dove le ceramiche (fabbricate a Triana, altro quartiere emblematico di Siviglia, aldilà del fiume Guadalquivir, sulla sponda opposta rispetto alla Torre dell’Oro Siviglia) siano la parte integrante della decorazione insieme ad altri elementi ornamentali in ferro forgiati dagli artigiani autoctoni. Era il vero esempio dell’economia a “Km Zero”.
La storia del quartiere ebraico di Siviglia ✡️
Gli ebrei della penisola iberica erano i Sefarditi, parola che deriva da Sefarad, che in ebreo vuol dire Spagna. La stragrande maggior parte degli ebrei del medioevo nella penisola iberica parlavano Ladino, una lingua originaria del castigliano medievale con influenze ebraiche.
Il Ladino si parla ancora oggi presso le comunità ebraiche sefardite presenti, la maggior parte, in Israele ed in Turchia. In Spagna attualmente la presenza della comunità sefardita è pressoché residuale, risultato dell’espulsione degli ebrei dai regni di Castiglia, León ed Aragona nel 1492, promossa dai re Ferdinando d’Aragona ed Isabella di Castiglia. Fu una pulizia etnica, religiosa e culturale scellerata, mossa, come quasi sempre avviene, da motivi economici principalmente ed in secondo piano religiosi.
Il ghetto ebraico di Siviglia fu creato a fine 1200 e durò fino al 1391 anno della strage degli ebrei di Siviglia, dopo vari anni di propaganda antigiudaica promossa dall’arcidiacono Ferrán Martínez. La storia, mio malgrado, si ripete sempre.
E voi cosa ne pensate?
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